Accordo DPC-CAMILab 2016

L'Accordo stipulato in data 28/12/2016 tra il Dipartimento di Protezione Civile e il CAMILab ha condotto allo sviluppo di una serie di attività articolate in 2 macrocategorie:

    A. Scenari di evento e Scenari di Rischio.

    B. Soglie pluviometriche.

Nell’ambito dell’attività A, la metodologia EVIL (Evaluation of Vulnerability to Inundations and Lanslides) sviluppata nel precedente Accordo DPC-CAMILAB 29.12.2015 per stimare la vulnerabilità delle persone per eventi idrogeologici, è stata applicata ad altri 2 casi di studio: la frana di Gimigliano per lo scenario di frana, e la fiumara Valanidi per lo scenario di inondazione. Per entrambi i casi di studio sono state realizzate carte di vulnerabilità e di scenari di rischio; solo per il caso di studio del Valanidi, sono state realizzate anche carte di scenari di evento.

Inoltre, sono stati individuati e descritti in report tecnico dei metodi speditivi la valutazione della vulnerabilità e del rischio per i beni attraverso un sistema di indicatori e di attributi specifici.

Infine, nell’ambito di tale attività, sono stati aggiornati i cataloghi degli scenari di evento e scenari di rischio, già oggetto di attività della precedente convenzione 2015.

L’attività B ha condotto alla realizzazione di una banca dati integrata di 100 eventi idrogeologici estremi, occorsi in Italia nel periodo 2005 – 2017, e ad un’analisi dettagliata delle procedure regionali per identificare le soglie di criticità per piogge previste riferite ad aree vaste che vengono utilizzate per valutare, in fase previsionale, il livello di criticità e per l’emanazione di eventuali allerte, identificando le variazioni nelle procedure conseguenti alle Indicazioni Operative del 10 febbraio 2016 e la conformità ai nuovi indirizzi operativi.

Inoltre, nell’ambito dell’attività, è stata definita una metodologia di individuazione di soglie critiche, considerando gli eventi analizzati, con successiva applicazione alle regioni Calabria e Marche.

 

Documenti allegati
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Questo rapporto descrive i risultati relativi alla costruzione di scenari di evento e di rischio per un caso di studio rappresentato dal tratto terminale della fiumara di Valanidi, piccolo bacino imbrifero interamente contenuto nella provincia di Reggio di Calabria, che è stata, in passato, interessata da inondazioni che hanno provocato numerosi morti e gravi danni alle opere pubbliche e private. Nella realizzazione degli scenari di rischio, si è utilizzata la procedura EVIL proposta dal CAMILab nell’ambito di precedenti accordi, apportando, delle modifiche o integrazioni.

 

Il prodotto è stato realizzato a cura di: Pasquale Versace, Francesco Cruscomagno, Danilo Spina.

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Questa tavola contiene la carta degli scenari di evento realizzata attraverso l’utilizzo del software bidimensionale Mike 21, che riceve in input la geometria del corso d’acqua e delle opere trasversali, il modello di elevazione del terreno “DEM”, l’idrogramma di piena e restituisce le aree che potenzialmente possono essere inondate. L’idrogramma utilizzato è quello con periodo di ritorno T = 500 anni (Q500).

 

La tavola è stata realizzata a cura di: Pasquale Versace, Francesco Cruscomagno, Danilo Spina.

 

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Questa tavola contiene la carta degli scenari di evento realizzata considerando un idrogramma di piena con tempo di ritorno di 200 anni (Q200), con valore di picco pari a 284.51 m3/s.

 

La tavola è stata realizzata a cura di: Pasquale Versace, Francesco Cruscomagno, Danilo Spina.

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Questa tavola contiene la carta degli scenari di evento realizzata considerando un idrogramma di piena incrementato del 100% rispetto alla Q500 (Q= 2Q500), con valore di picco pari a 653.99 m3/s.

 

La tavola è stata realizzata a cura di: Pasquale Versace, Francesco Cruscomagno, Danilo Spina.

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Questa tavola contiene lo scenario di evento ottenuto dalla simulazione dell’occlusione parziale (30% della luce totale) del Ponte Linea ferroviaria sul Valanidi I, eseguita utilizzando l’idrogramma di piena con tempo di ritorno 500 anni con valore di picco pari a 327.00 m3/s.

 

La tavola è stata realizzata a cura di: Pasquale Versace, Francesco Cruscomagno, Danilo Spina.

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Questa tavola contiene lo scenario di evento ottenuto dalla simulazione dell’occlusione totale del Ponte Linea ferroviaria sul Valanidi I, eseguita utilizzando l’idrogramma di piena con tempo di ritorno 500 anni con valore di picco pari a 327.00 m3 /s.

 

La tavola è stata realizzata a cura di: Pasquale Versace, Francesco Cruscomagno, Danilo Spina.

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La tavola riporta i risultati dell’indice di vulnerabilità ottenuti applicando la procedura EVIL-2b, descritta nel prodotto A3.

 

La tavola è stata realizzata a cura di: Pasquale Versace, Francesco Cruscomagno, Danilo Spina.

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La tavola riporta i risultati dell’indice di vulnerabilità ottenuti della procedura modificata EVIL indicata come 2b/1, descritta nel prodotto A3.

 

La tavola è stata realizzata a cura di: Pasquale Versace, Francesco Cruscomagno, Danilo Spina.

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La tavola riporta lo scenario di rischio, ottenuto dalla procedura EVIL-2b.

 

La tavola è stata realizzata a cura di: Pasquale Versace, Francesco Cruscomagno, Danilo Spina.

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La tavola riporta lo scenario di rischio, ottenuto dalla procedura EVIL-2b/1.

 

La tavola è stata realizzata a cura di: Pasquale Versace, Francesco Cruscomagno, Danilo Spina.

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Il documento descrive i criteri e metodi della procedura EVIL, proposta per le inondazioni nell’ambito dell’accordo stipulato nel 2015, nella sua versione dedicata ai fenomeni franosi, con applicazione al caso di studio di Gimigliano, comune in provincia di Catanzaro.

 

Il prodotto è stata realizzato a cura di: Pasquale Versace, Francesco Cruscomagno, Damiano Vacha.

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La tavola riporta la carta di vulnerabilità ottenuta dalla procedura EVIL, nella sua versione dedicata ai fenomeni franosi, al caso di studio di Gimigliano, comune in provincia di Catanzaro.

La tavola è stata realizzata a cura di: Pasquale Versace, Francesco Cruscomagno, Damiano Vacha.

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La tavola riporta lo scenario di rischio ottenuto dalla procedura EVIL, nella sua versione dedicata ai fenomeni franosi, al caso di studio di Gimigliano, comune in provincia di Catanzaro.

 

La tavola è stata realizzata a cura di: Pasquale Versace, Francesco Cruscomagno, Damiano Vacha.

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In questo prodotto si descrivono le procedure proposte per l’applicazione di EVIL a livelli semplificati, sia per quanto riguarda la scala di indagine, sia per quanto riguarda il numero e il dettaglio di fattori e attributi considerati per il calcolo dell’indice di vulnerabilità. Sono proposti due livelli di semplificazione: il livello 1 rappresenta il livello di base, caratterizzato dal grado di dettaglio minimo; il Livello 2 rappresenta il grado di approfondimento intermedio.

 

Il prodotto è stata realizzato a cura di: Pasquale Versace, Francesco Cruscomagno, Damiano Vacha.

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Questo rapporto è dedicato alla stima della vulnerabilità dei beni e, in particolare, degli edifici, attraverso una procedura analoga al metodo EVIL, realizzato per la vulnerabilità delle persone. La gran parte del rapporto è dedicata ad una ricostruzione bibliografica di alcune procedure che per vari aspetti possono risultare di interesse.

 

Il prodotto è stata realizzato a cura di: Pasquale Versace, Maria Bernadette Guercio.

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Il documento contiene l’analisi di 100 eventi idrogeologici a scala regionale, occorsi in Italia nel periodo 2005 – 2017, finalizzata alla realizzazione di una banca dati di eventi di frane ed inondazioni, contenenti informazioni sull’evento, la descrizione sintetica di quanto accaduto, dei principali effetti al suolo ed eventuali vittime, la localizzazione a scala di Zona/e di allerta interessata/e, i valori pluviometrici registrati, le informazioni previsionali dell’evento e degli effetti al suolo e la catalogazione dello scenario di evento e degli effetti e danni conseguenti secondo la Tabella delle Indicazioni Operative del 10 Febbraio 2016. Queste informazioni sono riportate in schede raggruppate per regione: - Calabria: 15 eventi; - Campania: 3 eventi; - Emilia R.: 6 eventi; - Liguria: 16 eventi; - Marche: 23 eventi; - Piemonte: 9 eventi; - Puglia: 8 eventi; - Toscana: 13 eventi; - Veneto: 7 eventi.

La scelta delle Regioni è legata da un lato all’accadimento di eventi significativi dall’altro alla difficoltà di reperire le informazioni necessarie e, in particolare, rapporti di evento e dati pluviometrici.

 

Il prodotto è stata realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi, Bruno Pronestì, Graziella Emanuela Scarcella.

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Questo documento contiene le schede di evento relative alle Regioni del Nord-Italia analizzate.

 

Il prodotto è stata realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi, Bruno Pronestì, Graziella Emanuela Scarcella.

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Questo documento contiene le schede di evento relative alle Regioni del Centro-Italia analizzate.

 

Il prodotto è stata realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi, Bruno Pronestì, Graziella Emanuela Scarcella.

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Questo documento contiene le schede di evento relative alle Regioni del Sud-Italia analizzate.

 

Il prodotto è stata realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi, Bruno Pronestì, Graziella Emanuela Scarcella.

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Il rapporto contiene un’analisi dettagliata della situazione di fatto riguardo le procedure utilizzate dalle Regioni per identificare le soglie di criticità per piogge previste, riferite alle Zone di Allertamento, che vengono utilizzate per valutare, in fase previsionale, il livello di criticità e per l’emanazione di eventuali allerte. Inoltre, il documento identifica le variazioni nelle procedure conseguenti alle indicazioni operative del 10 febbraio 2016 e la conformità ai nuovi indirizzi operativi. Le regioni analizzate sono 16.

 

Il prodotto è stata realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi, Bruno Pronestì, Graziella Emanuela Scarcella.

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Si sono confrontate le piogge misurate durante gli eventi censiti, con le soglie pluviometriche puntuali ed areali riportate da ARPA Piemonte in un rapporto datato Luglio 2004, a scala di Zona di Allerta.

 

Il prodotto è stata realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi, Bruno Pronestì, Graziella Emanuela Scarcella.

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Con riferimento alle regioni Calabria e Marche, è stata effettuata una back-analysis relativa al periodo 2006-2017, considerando le soglie di allertamento previsionali proposte nel Rapporto Arpa Piemonte del 2004. Dunque, sono state confrontate le soglie pluviometriche previsionali proposte dall’Arpa Piemonte con le piogge previste dalle QPF nelle Zone di Allertamento delle regioni esaminate.  Sono stati, in particolare, valutati i superamenti per ciascun livello di soglia a scala di Zona di Allertamento e a scala regionale, considerando distintamente sia quanto previsto in corso di evento sia quanto previsto il giorno antecedente il verificarsi del fenomeno di dissesto.

 

Il prodotto è stata realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi.