Accordo DPC-CAMILab 2017

L'Accordo stipulato in data 27/12/2017 tra il Dipartimento di Protezione Civile e il CAMILab ha riguardato “Criteri, metodologie e standard di valutazione del rischio post-evento” ed è stato sviluppato attraverso tre attività principali:

  1. Soglie pluviometriche.
  2. Analisi delle conseguenze.
  3. Valutazione e mitigazione del rischio residuo post-evento.

 

Ognuna di queste attività è stata articolata in più sub attività secondo lo schema seguente:

 

Attività 1.1 Estensione banca dati eventi idrogeologici estremi”. Sono stati analizzati gli eventi idrogeologici con effetti al suolo occorsi in Italia nel periodo 2004 – 2018, per le regioni non analizzate in precedenti accordi.

Attività 1.2 Evoluzione spazio temporale”. È stato prodotto, per l’evento verificatosi il 12.08.2015 a Rossano (CS), un esempio di analisi dettagliata di sviluppo dell’evento pluvio-idrometrico con la caratterizzazione spaziale e temporale dell’evoluzione del fenomeno, la localizzazione dei punti di crisi e degli effetti al suolo e di rappresentazione multimediale del “racconto di evento” tramite tools sviluppati per lo storymapping. 

Attività 1.3 Estensione dell’analisi sulle soglie previsionali”. È stata estesa la verifica delle prestazioni delle soglie previsionali, sia in base alle precipitazioni osservate sia in base alle previsioni meteo, nelle regioni di cui all’attività 1.1. La verifica ha riguardato in questo caso le soglie attualmente vigenti nelle regioni investigate e non le soglie previsionali definite dal rapporto ARPA-Piemonte nel 2004.

Attività 1.4 Analisi dell’incertezza predittiva associata alle previsioni idrologiche”. È stata sviluppata un’analisi dei diversi approcci proposti in letteratura per la stima dell’incertezza predittiva anche in relazione ad analisi costi/benefici. Le procedure per la valutazione idrologia dell’incertezza delle previsioni di precipitazione per diversi orizzonti temporali sono state applicate ad un bacino pilota.

Attività 2.1 Relazione forzante pluviometrica – effetti al suolo”. Sono state ricostruite, per alcuni casi di studio e sulla base dei dati osservati, le caratteristiche essenziali della forzante pluviometrica che ha prodotto i diversi eventi, individuando le relazioni tra forzante ed effetti.

Attività 2.2“Scenari di rischio speditivi”. Sono state approfondite alcune questioni relative alla metodologia di valutazione della vulnerabilità delle persone (EVIL), sviluppando procedure semplificate, fino ad una struttura elementare che tenga conto solo delle caratteristiche essenziali dell’oggetto.

Attività 3.1Valutazione speditiva e individuazione di criteri strutturali e non strutturali per la mitigazione del rischio residuo”. Partendo dall’analisi delle esperienze maturate nei diversi contesti operativi di protezione civile relativi agli eventi analizzati, l’attività è stata articolata in una prima fase in cui si è cercato di ricondurre gli scenari di rischio residui agli scenari tipici di evento. In una seconda fase, sono stati individuati, sia pure in prima approssimazione, i criteri semplici di verifica e di controllo per ciascuno scenario per valutare in modo qualitativo l’entità del rischio residuo, con particolare riferimento ai problemi di accessibilità agli edifici sgomberati e alle zone interdette.

 

Documenti allegati
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Il prodotto contiene l’estensione dell’analisi di eventi idrogeologici con effetti al suolo occorsi in Italia nel periodo 2004 – 2018, per le Regioni non analizzate in precedenza (Abruzzo, Basilicata, Lazio, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle D’Aosta), integrando così la banca dati di eventi di frana e inondazione.  In particolare, per ciascun evento, è stata redatta una scheda. Ogni scheda contiene: data dell’evento; link al rapporto di evento di riferimento; descrizione sintetica dell’evento; Zone di allerta interessate; dati di pioggia registrati nelle Zone di allerta interessate, utilizzando la piattaforma Dewetra; Bollettini di Vigilanza Meteorologica e Bollettini/Avvisi di Criticità Nazionali o Regionali, effetti al suolo; vittime e modalità di coinvolgimento.

Gli eventi analizzati sono stati 120.

Si è effettuata un’analisi, riguardante la coerenza dell’allertamento, secondo le Indicazioni Operative del 2016, con il verificarsi effettivo di un evento in termini di effetti al suolo.

 

Il prodotto è stato realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi, Francesco Alongi, Sara Bloise, Nunziarita Palazzolo, Graziella Emanuela Scarcella, Danilo Spina, Salvatore Urru.

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Questo documento raccoglie le schede di evento relative alle Regioni del Nord-Italia.

 

Il prodotto è stato realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi, Francesco Alongi, Sara Bloise, Nunziarita Palazzolo, Graziella Emanuela Scarcella, Danilo Spina, Salvatore Urru.

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Questo documento raccoglie le schede di evento relative alle Regioni del Centro-Italia.

 

Il prodotto è stato realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi, Francesco Alongi, Sara Bloise, Nunziarita Palazzolo, Graziella Emanuela Scarcella, Danilo Spina, Salvatore Urru.

 

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Questo documento raccoglie le schede di evento relative alle Regioni del Sud-Italia.

 

Il prodotto è stato realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi, Francesco Alongi, Sara Bloise, Nunziarita Palazzolo, Graziella Emanuela Scarcella, Danilo Spina, Salvatore Urru.

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Il documento contiene una breve descrizione dell’evento verificatosi il 12.08.2015 a Rossano (CS), la localizzazione dei punti critici ed una rassegna fotografica dei principali danni registrati sul territorio. L’evento è stato riprodotto tramite “StoryMapJS”, creando mappe interattive arricchite con testi, foto, video ed altri contenuti multimediali.

 

Il prodotto è stato realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi, Graziella Emanuela Scarcella.

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È stata effettuata una back-analysis relativa al periodo novembre 2007- ottobre 2017, considerando le soglie di allertamento attualmente vigenti in ciascuna regione. Sono state confrontate le soglie pluviometriche previsionali adottate dalle regioni per cui è stata effettuata l’analisi, con le piogge previste dalle QPF nelle Zone di Allertamento delle regioni esaminate.  Sono stati, in particolare, valutati i superamenti per ciascun livello di soglia corrispondente ai codici colore definiti nelle Indicazioni Operative del 2016, a scala di Zona di Allertamento e a scala regionale, considerando distintamente sia quanto previsto in corso di evento sia quanto previsto il giorno precedente.

 

Il prodotto è stato realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi, Francesco Alongi, Sara Bloise, Nunziarita Palazzolo, Graziella Emanuela Scarcella, Danilo Spina, Salvatore Urru.

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Si sono confrontate le piogge misurate durante gli eventi, con le soglie pluviometriche puntuali ed areali riportate nelle direttive di allertamento delle singole regioni analizzate.

I dati di pioggia utilizzati sono stati scaricati dalla piattaforma DEWETRA, con risoluzione oraria e una finestra temporale che va dal quindicesimo giorno precedente l’inizio dell’evento al giorno ultimo in cui si è concluso l’evento. I pluviometri sono stati raggruppati per ZdA.

 

Il prodotto è stato realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi, Francesco Alongi, Sara Bloise, Nunziarita Palazzolo, Graziella Emanuela Scarcella, Danilo Spina, Salvatore Urru.

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Il documento contiene un’analisi descrittiva dei diversi approcci proposti in letteratura per la stima dell’incertezza predittiva e delle metodologie con cui tenere conto di una previsione probabilistica dell’evento nella valutazione delle decisioni, in relazione anche ad analisi costi/benefici.

 

Il prodotto è stato realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi.

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Il documento contiene l’applicazione ad un bacino pilota delle procedure di valutazione dell’incertezza delle previsioni di precipitazione per diversi orizzonti temporali.

 

Il prodotto è stato realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi.

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Il documento propone una procedura finalizzata a ricostruire, per alcuni eventi censiti in precedenti accordi, sulla base dei dati osservati, le caratteristiche essenziali della forzante pluviometrica che ha prodotto i diversi eventi, individuando le relazioni tra la forzante pluviometrica e gli effetti al suolo. Il punto di partenza è la “Tabella delle allerte e delle criticità meteo-idrogeologiche ed idrauliche” riportate nella tabella dell’allegato 1 delle Indicazioni Operative del 10 Febbraio 2016. In particolare la procedura prevede di associare ad ognuno degli eventi elementari presenti nella tabella, le caratteristiche essenziali della forzante pluviometrica. La procedura è stata applicata al caso di 5 eventi.

 

Il prodotto è stato realizzato a cura di: Pasquale Versace, Daniela Biondi, Graziella Emanuela Scarcella.

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Il prodotto contiene l’approfondimento di alcune questioni relative alla metodologia EVIL proposta in precedenti accordi, sviluppando ulteriori criteri metodologici semplificati fino ad una struttura elementare che tenga conto solo delle caratteristiche essenziali dell’oggetto, considerando quest’ultimo con livelli diversi di definizione.

 

Il prodotto è stato realizzato a cura di: Pasquale Versace, Giovanna Capparelli, Giuseppe Coschignano, Francesco Cruscomagno, Graziella Emanuela Scarcella, Danilo Spina.

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Il rapporto contiene i risultati di un’indagine a livello nazionale circa eventuali normative e direttive locali, procedure standardizzate, esperienze pregresse maturate in contesti emergenziali, valorizzando in particolare quelle accumulate presso il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale. Si è, quindi  proceduto alla tipizzazione degli scenari di rischio residuo, per ciascuno dei quali è stata redatta una scheda che ne specifica gli interventi provvisionali, le misure per l’interdizione e/o il presidio delle aree interessate e le verifiche di sicurezza e/o di controllo. Si è così costruito un catalogo degli interventi provvisionali da attuare per mitigare nel breve periodo il rischio residuo, redigendo una sintetica scheda descrittiva. 

 

Il prodotto è stato realizzato a cura di: Pasquale Versace, Ennio Ferrari.